Cosa devi fare per beneficiare della detrazione del 110% prevista dall’Ecobonus 2020 infissi? In questo articolo puoi trovare tutte le informazioni necessarie per sostituire i tuoi vecchi infissi sfruttando anche lo sconto in fattura
Il Decreto Rilancio è stato approvato e le agevolazioni fiscali previste dall’Ecobonus 2020 sono nella testa e sulla bocca di tutti.
Quando è possibile usufruire della detrazione al 110% e quando della detrazione al 50%?
Ecco, è proprio questo il grande problema relativo alla sostituzione dei vecchi infissi.
Se devi ristrutturare casa e provvedere all’installazione di nuovi serramenti prestazionali per migliorarne il comfort e l’efficienza energetica, devi sapere che solo alcuni interventi di riqualificazione consentono di accedere al superbonus.
E la sostituzione dei vecchi infissi non rientra tra questi.
Aspetta, non giungere a conclusioni affrettate!
Anche se il testo del Decreto Rilancio, precisamente all’articolo 119 prevede 3 categorie di interventi principali ben definite, l’installazione di nuovi infissi può darti la grande possibilità di accedere alla maxi detrazione del 110% in 5 anni.
Ma c’è anche una cattiva notizia.
Il rispetto dei requisiti per poter accedere agli incentivi statali previsti per la riqualificazione energetica degli edifici.
Quindi, è bene mettere subito in chiaro una cosa:
- la sola sostituzione degli infissi non ti garantisce l’accesso al superbonus, ma puoi sempre usufruire della classica detrazione del 50% in 10 anni prevista dal bonus infissi;
- puoi beneficiare dell’Ecobonus 2020 per la sostituzione dei vecchi infissi solo sommando questo intervento a quelli principali previsti dall’articolo 119 del Decreto Rilancio. Tutto questo nel rispetto dei limiti previsti dal testo dello stesso decreto approvato a maggio.
Detto ciò, possiamo approfondire la questione e capire quando puoi ottenere la massima detrazione con l’acquisto di nuovi serramenti prestazionali. Vuoi maggiori informazioni? Compila il form qui sotto e sarai richiamato nell’arco di 24 ore.
Quali interventi consentono di accedere all’Ecobonus 2020?
Gli infissi sono elementi che giocano un ruolo fondamentale per quanto riguarda il miglioramento dell’efficienza energetica di una casa, ma la loro sostituzione non ti garantisce in alcun modo di poter sfruttare la detrazione del 110%.
Ma dalla lettura del testo del decreto emerge la grande possibilità di sommare l’acquisto e la posa in opera di nuovi infissi agli interventi principali elencati ai primi 3 commi dell’articolo 119.
Nello specifico, per poter accedere a tutte le agevolazioni previste dall’Ecobonus 2020, quindi anche allo sconto in fattura e alla cessione del credito, è necessario fare:
- interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo. La detrazione è prevista per una spesa massimale di 60.000 euro moltiplicata per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
- Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione a pompa di calore (anche impianti ibridi o geotermici e abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici) con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto. Per questi interventi il massimale di spesa è pari a 30.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
- interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, compresi impianti ibridi e geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo. La detrazione è prevista per una spesa massimale di 30.000 euro.
E la sostituzione degli infissi?
Come l’installazione delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche e l’installazione di pannelli fotovoltaici, anche con sistemi di accumulo, la posa in opera di nuovi infissi rientra tra gli interventi accessori.
“Accessori” nel senso che, come detto in precedenza, se sommati a 1 di questi 3 interventi principali consentono di beneficiare della massima detrazione.
Ma ci sono dei limiti ben precisi e dei requisiti da rispettare.
Sostituzione infissi a Potenza: i requisiti per accedere all’Ecobonus 2020
Facciamo chiarezza su questa delicata questione che potrebbe garantirti una “ristrutturazione gratis”.
Con la sostituzione degli infissi e delle schermature solari è possibile accedere alla detrazione del 110%?
- Sì, quando tali lavori sono abbinati ad uno degli interventi di riqualificazione energetica previsti dal comma 1 dell’articolo 119 del Decreto Rilancio.
- No, se non sono abbinati ad altri interventi di riqualificazione. In questo caso, sarà sempre possibile sfruttare il Bonus Infissi con detrazione al 50% in 10 anni.
Il testo del decreto di maggio è abbastanza chiaro:
- tutti gli interventi per la riqualificazione energetica devono essere effettuati tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 (anche se è stata proposta la proroga per tutto il 2022);
- l’immobile di riferimento deve coincidere con l’abitazione principale della persona fisica che richiede la detrazione e può anche non essere la prima casa (è stata proposta una modifica per includere le seconde case);
- è richiesto il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio, ovvero se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta;
- i materiali isolanti e i serramenti esterni devono rispettare i Criteri Minimi Ambientali (CAM);
- il salto di classe energetica deve essere dimostrato mediante A.P.E. (Attestato di Prestazione Energetica) redatto da un tecnico abilitato nella forma di dichiarazione asseverata per verificare la congruità delle spese sostenute con quanto previsto dalle norme;
- visto di conformità fiscale che attesta la sussistenza di tutti i presupposti che danno diritto alla detrazione.
Ma pianificando al meglio gli interventi con l’aiuto di un consulente qualificato sarà tutto più facile.
Resta da chiarire la questione “sconto in fattura” e “cessione del credito”. Che cosa sono e come funzionano?
Cessione del credito e sconto in fattura Ecobonus 2020 per la sostituzione degli infissi.
Se stai già pensando di sostituire i tuoi vecchi infissi per migliorare l’efficienza energetica della tua casa a Potenza e fare altri lavori utili al superamento delle 2 classi energetiche, puoi addirittura beneficiare di tutto questo gratis. “Gratis” è un termine che, in questo specifico caso, deve essere preso con le pinze.
Con l’annuncio dell’approvazione del Decreto Rilancio e dell’Ecobonus infissi 2020 non si fa altro che parlare di finestre gratis per tutti.
Ma non è proprio questo il messaggio da prendere come Vangelo.
Perché si parla tanto di finestre gratis?
Per il semplice fatto che, proprio con il decreto di maggio, è tornato lo sconto in fattura.
Che cos’è?
Lo sconto in fattura Ecobonus 2020 prevede che il soggetto che ha diritto alla detrazione fiscale del 110% può optare, per le spese sostenute a partite dal 1° luglio 2020 e in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione, alternativamente:
- per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi. Quest’ultimo potrà recuperare il tutto come credito d’imposta, con successiva facoltà di cessione del credito ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.
- Per la trasformazione del corrispondente importo della detrazione in credito d’imposta, con facoltà di successive cessioni ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.
Tu, beneficiario della detrazione, potrai “appaltare i lavori per 100” e incassare uno sconto della stessa portata dal fornitore. Quest’ultimo incasserà la liquidità dalla banca -sempre 100 – girando all’istituto un credito fiscale da 110.
Ma per sapere cosa fare ed essere sicuri di ogni singolo passaggio, è necessario attendere un altro po’ di tempo. L’Agenzia delle Entrate, dopo la conversione in legge del Decreto Rilancio, renderà note le linee guida per usufruire della detrazione fiscale del 110%.
Per quali interventi è previsto lo sconto in fattura?
Gli interventi che prevedono la detrazione del 110% e lo sconto in fattura sono 6:- recupero del patrimonio edilizio;
- interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili che rientrano nell’Ecobonus 2020;
- adozioni di misure antisismiche (Sismabonus);
- recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti (bonus facciate);
- installazione di impianti fotovoltaici;
- installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
E se devi sostituire solo i vecchi infissi? Dal 110% si scende al 50%
Chiarito che si può parlare di detrazioni infissi con aliquota al 110% solo quando la sostituzione degli infissi è sommata ad altri interventi “principali”, una parentesi deve essere necessariamente aperta anche sulle misure fiscali previste dal bonus infissi.
La detrazione fiscale per la sostituzione dei soli infissi prevede il passaggio dal 110% al 50%.
Inoltre, la detrazione sarà calcolata in 10 anni e non in 5 anni come per l’Ecobonus 2020.
Ma se devi solo provvedere all’installazione di nuovi infissi – intervento molto importante per migliorare il comfort e le prestazioni energetiche della tua casa – i requisiti per accedere al bonus cambiano leggermente.
Tutti gli interventi dovranno:
- prevedere la sostituzione o modifica (ad esempio, vetrazione) di infissi già installati presso l’immobile;
- delimitare il volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati.
- accatastato o in fase di accatastamento al momento della richiesta;
- in regola con il pagamento dei tributi;
- già dotato di un impianto di riscaldamento.
Beneficiari bonus infissi 2020 e interventi che danno diritto agli incentivi
Possono richiedere il bonus infissi, in alternativa all’Ecobonus 2020 che prevede anche altre tipologie di intervento di riqualificazione energetica:- proprietari e nudi proprietari dell’immobile;
- locatari e comodatari;
- familiare convivente;
- soggetti titolari di un diritto di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie).
- finestre;
- porte di ingresso;
- scuri, avvolgibili e cassonetti con l’unico limite di una sostituzione che deve avvenire unitamente alla posa in opera dei nuovi infissi;
- tende da sole;
- sostituzione dei vetri per ottenere un miglioramento delle prestazioni energetiche.
Sostituzione infissi a Potenza: un consulente qualificato può aiutarti a fare la scelta giusta.
Questa mini guida sull’Ecobonus 2020 al 110% e sul bonus infissi – si vocifera per quest’ultimo anche un aumento dell’aliquota dal 50% al 70% con detrazione in 5 anni – può esserti utile per capire cosa devi fare per iniziare a programmare una ristrutturazione volta al miglioramento dell’efficienza energetica della tua casa.Se devi sostituire i tuoi vecchi infissi, l’unica cosa che puoi fare, per essere sicuro di portare a termine un intervento in linea con quelli previsti dal decreto, è affidarti a un consulente posa qualificata.
Non dimenticare che scegliere infissi prestazionali in base alle tue specifiche esigenze e analizzando tutte le criticità del tuo caso, può facilitare il salto delle 2 classi energetiche.
E non dimenticare che un consulente posa qualificata può aiutarti con:
- diagnosi preventiva e analisi degli interventi da fare per la sostituzione dei vecchi infissi e il miglioramento dell’isolamento termico, in base alle tue esigenze;
- progetto chiaro e preciso per una posa qualificata dei serramenti, fondamentale per non vanificare le prestazioni dell’edificio e del nuovo cappotto;
- adempimenti burocratici per Ecobonus 2020 (pratiche ENEA).
Come consulente posa qualificata di zona ti invito a contattarmi compilando il form, per approfondimenti sul tema Ecobonus e sostituzione infissi. Vuoi maggiori informazioni? Compila il form qui sotto e sarai richiamato nell’arco di 24 ore. -Guido Alberti